I dati di maggio sul Fediverso italiano non sono confortanti

Ieri abbiamo dato un’occhiata ai dati mensili disponibili sul repository di @fediverseobserver e quello che abbiamo visto non è di certo un bel segnale per lo stato di salute del Fediverso.

@fediverso

In sostanza il Fediverso italiano, con 11.255 utenti attivi, perde quasi 400 utenti attivi rispetto al mese di aprile, ossia un 3,3%

Ricordiamo che per utente attivo si intende quello che ha avuto accesso alla piattaforma almeno una volta nell’ultimo mese! (grazie @treleonora per la domanda)

A questo bisogna aggiungere che tra le poche istanze che crescono, vi sono le nostre due istanze poliverso.org e poliversity.it, ma con una doverosa precisazione: negli scorsi giorni abbiamo avvisato gli utenti di queste due istanze per ricordare che elimineremo tutti gli account inattivi da più di sei mesi e questo ha provocato un certo risveglio tra alcuni utenti “dormienti”. Non è affatto scontato tuttavia che questi utenti resteranno attivi anche durante il prossimo mese (ci rivediamo a giugno).

Qui la tabella con le istanze in crescita:

Qui invece la tabella con le istanze che hanno perso utenti in trmini percentuali:

  • notizie@poliverso.orgOP
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    1
    ·
    7 months ago

    @peppenamir a questo proposito

    > gli convenga di più mettere su un istanza anche se personale o magari più istanze

    posso risponderti direttamente io. No. Non lo farà mai. Oggi nessuna società di consulenza consiglierebbe a un’azienda di entrare nel Fediverso con una propria istanza e perciò, a meno che non si tratti di un’azienda patronale o di matti, nessuno si prmetterebbe di giustificare un centesimo investito in qualcosa che non è contemplato nella consulenza

    @fedifaschifo

    • @notizie@poliverso.org al momento che siamo praticamente sconosciuti sicuramente no, ma un giorno chi lo sa, di una cosa però ne sono sicuro, se si continua cono sto atteggiamento di “protezione” e di chiusura verso praticamente tutto quello che non ci piace sicuramente non si va da nessuna parte. Un annetto fa un certo giornalista chiamato Michele Santoro cercava una piattaforma libera dove divulgare i propri contenuti e non avere rotture di balls in termini di censura da parte di You Tube, e non posso fare a meno di pensare che molti altri personaggi abbiano o abbiano avuto lo stesso problema, ma alla fine sono costretti ad optare per You Tube perché si ci guadagnano anche soldini dalle visualizzazioni, che si permettono prima di tutto di avere una vita agiata, ma anche di produrre contenuti di qualità, perché purtroppo e sottolineo purtroppo viviamo in un mondo di cacca, e tutto gira intorno ai soldi, indipendentemente se vuoi produrre per fini di lucro o fornire un servizio alla gente. Mi sono anche chiesto ( perché il fediverso mi piace tantissimo) cosa succederebbe se uno You Tuber facesse una Live qui su owncast o peertube, a parte i vari problemini tecnici che possono o non possono presentarsi, ma se si rischiano di avere uno sponsor non so fino a che punto gli abitanti del fediverso accetterebbero la cosa, almeno quelli più puristi. Morale della favola vogliamo che il fediverso si espanda? allora bisogna accettare qualcosina che non ci piace, altrimenti ci creiamo la nostra bolla perfetta e ci stiamo dove stiamo. Concludo dicendo che mancano anche le app ufficiali, su #mastodon e #pixelfed ci siamo e tra poco anche su #peertube, ma per il resto si ci arrangia come si può , ovviamente le app non sono di primaria importanza, ma la loro mancanza da l’impressione di “servizio di seconda scelta” quindi scarso